Descrizione del progetto/servizio
Il Palazzo Accoglie
L’iniziativa “Il Palazzo Accoglie” si configura come un Progetto di Utilità Collettiva (P.U.C.), ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 117/2017, finalizzato a semplificare i percorsi di accesso e a facilitare il rilascio di informazioni e modulistica a beneficio dell’utenza del Palazzo di Giustizia di Viterbo.
Questa proposta rappresenta un ulteriore passo avanti, dopo le positive esperienze avviate dal 2021, volte a migliorare la funzionalità degli uffici e la soddisfazione dei cittadini, inserendosi nel più ampio contesto del patto per l’inclusione sociale, che mira a promuovere la tutela dei diritti e la cultura della legalità. Il progetto nasce per rispondere in modo efficace all’aumento delle richieste rivolte alla cancelleria della Volontaria Giurisdizione e al Giudice Tutelare, un incremento conseguente alla soppressione delle Sezioni Distaccate di Civita Castellana e Montefiascone e all’ampliarsi delle situazioni di disagio economico e sociale nella comunità locale. Pur proseguendo parallelamente iniziative tecnologiche, la direzione del Tribunale ha scelto di valorizzare e perfezionare i sistemi di accoglienza e assistenza fisica, riconoscendo l’importanza di supportare anche quell’utenza meno avvezza agli strumenti digitali. In questo quadro, il progetto prevede l’organizzazione di un punto informativo e di accoglienza collocato vicino all’ingresso principale del Palazzo di Giustizia, che facilita il rilascio di informazioni e modulistica, oltre a un servizio di accompagnamento fisico per utenti fragili o con difficoltà motorie, con l’allestimento di dispositivi mirati all’abbattimento o alla riduzione delle barriere architettoniche esistenti.
A completare l’offerta vi è il supporto all’uso del sistema di prenotazione da remoto, adottato da tempo per ottimizzare gli accessi e ridurre gli assembramenti negli uffici. La gestione del servizio è affidata a personale formato e coordinato da funzionari esperti del Tribunale, coadiuvati da soggetti selezionati in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Viterbo, attraverso un apposito progetto P.U.C. che promuove l’inclusione e stimola il protagonismo sociale di persone in condizioni di disagio economico. Si è puntato a inserire almeno dieci percettori di Reddito di Cittadinanza, garantendo una copertura di almeno quindici ore settimanali di servizio nell’orario di apertura al pubblico degli uffici. Le fasi operative del progetto comprendono il coordinamento con l’Amministrazione comunale per la predisposizione del P.U.C., l’allestimento del punto informativo con le dotazioni necessarie dopo l’autorizzazione ministeriale, la collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia per servizi accessori quali la mediazione linguistica e la realizzazione di sistemi di rilevazione della customer satisfaction.
La dirigenza e il gruppo di progetto seguiranno l’organizzazione e la formazione del personale coinvolto per assicurare un’efficace esecuzione delle attività.
Tra gli stakeholder coinvolti vi sono magistrati e personale amministrativo interni al Tribunale, e a livello esterno cittadini utenti, Enti Locali e Associazioni, in particolare il Settore Servizi Sociali del Comune di Viterbo, il Centro per l’Impiego, la Caritas diocesana e l’Università.
L’impatto complessivo del progetto è stato significativamente rilevante sul piano economico oltre che sociale, in quanto contribuisce a migliorare l’efficienza dei servizi pubblici e a generare benefici economici sul territorio