Descrizione del progetto/servizio
Palazzo cardioprotetto
Nell’ambito delle iniziative volte a incrementare la sicurezza degli ambienti di lavoro e a garantire la tutela della salute delle persone che quotidianamente frequentano il Palazzo di Giustizia di Viterbo, la dirigenza del Tribunale ha aderito al progetto “Viterbo Cardioprotetta”, promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con partner privati e istituzionali. Il progetto ha previsto, l’installazione di tre defibrillatori semiautomatici (DAE) all’interno del Palazzo, in punti accessibili e sorvegliati, quale presidio sanitario essenziale per intervenire tempestivamente in caso di arresto cardiaco. Parallelamente all’installazione dell’apparecchiatura, sono state avviate attività preparatorie per la formazione di personale in grado di utilizzare il dispositivo in modo corretto ed efficace.
Il piano formativo coinvolge sia il personale esterno, appartenente alla società incaricata del servizio di vigilanza, sia unità interne già impegnate nelle squadre di emergenza. In particolare, sei operatori della vigilanza hanno preso parte al corso grazie all’impegno della loro società di appartenenza, che ha garantito la copertura dei costi. Altri sei dipendenti interni, selezionati prioritariamente tra il personale con compiti di pronto intervento, hanno partecipato alla formazione senza oneri per l’Amministrazione giudiziaria, grazie alla disponibilità manifestata dalla società erogatrice dei corsi. L’organizzazione di due sessioni formative in giorni diversi, con gruppi misti di partecipanti interni ed esterni, è stata progettata per assicurare una gestione efficiente del servizio di vigilanza, evitando sovrapposizioni di turni e garantendo la piena operatività del Palazzo durante l’intero periodo. Questa modalità consente inoltre di ottimizzare la trasmissione delle competenze, facilitando il confronto e la collaborazione tra soggetti operanti in ambiti diversi ma uniti da un obiettivo comune: salvaguardare la vita. Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti nel percorso di promozione della sicurezza nei luoghi pubblici e costituisce un modello replicabile anche in altri contesti istituzionali. Internamente, il progetto coinvolge magistrati, personale amministrativo e le squadre di emergenza, mentre sul piano esterno dialoga con Avvocati (utenti qualificati), partner nelle attività formative, società erogatrice attività formative sulla cardioprotezione, società servizi di vigilanza Palazzo di Giustizia di Viterbo, società CUDEVIT (professionisti delegati alle vendite giudiziarie) ed AS.No.VI.RI.
L’impatto sul territorio si concretizza nella maggiore sicurezza percepita all’interno del Palazzo, che si apre così sempre più a una logica di tutela integrata e responsabilità condivisa. La presenza di dispositivi DAE e di personale formato al suo utilizzo rafforza il senso di comunità e di attenzione verso la salute pubblica, contribuendo alla costruzione di un ambiente di lavoro più sicuro, moderno e accogliente per tutti.